venerdì 28 dicembre 2012

Relazione convegno no194 - Albenga 15 / 12 / 2012


RELAZIONE CONVEGNO NO 194 ALBENGA 15/12/2012




RELAZIONE SUL CONVEGNO  DEL 15/12/2012 SEMINARIO VESCOVILE DI ALBENGA (SV)

“FERMIAMO LA SOPPRESSIONE LEGALIZZATA DEI CONCEPITI (NO 194)”

Intervento CAV. M. MAZZONI :

Dal ’78 ad oggi abbiamo avuto 6 milioni di esseri umani che non sono nati, come Cattolici è un dovere religioso e morale, non guardiamo a movimenti politici, ma raccogliamo le  firme senza se e senza ma.

Intervento Dott. G.ROCCHI :
magistrato della Corte di Cassazione

Viene introdotta la parte legislativa, la legge è stata fatta male, la vera sostanza della 194 facendo riferimento ad un evento in cui un Medico è stato condannato dalla Cassazione per mancato aborto di una bambina Down.
Viene letto il passaggio in cui – viene riconosciuto il danno ai fratelli – evitabile ma caratterizzato dalla condizione del figlio meno fortunato.
Ma si evidenzia il fatto che questa legge è più propensa ad avere pochi figli sani, che succhiano il tempo ai genitori, i quali non debbano avere preoccupazioni, e dedicare meno tempo in quanto vedi lo studio di due nostri cervelli all’estero (Giubilini e Minerva), dal titolo “Aborto post nascita,” in cui in  questo studio si parla  della nascita di un feto non sano. Nascono in funzione di tenersi il bambino, anche se è vero crescere (questo) sarebbe uno sforzo insopportabile.
“Come abbiamo potuto permetterci di arrivare a questo punto?”
“ Il disabile è la minaccia in questa nostra società?”
Abbiamo chiuso gli occhi fino ad ora è meglio che li riapriamo, ora per la 194 dal ’78 ad oggi abbiamo avuto 6 milioni di non nati.
Segnala un passaggio dell’Art.1, lo Stato, la tutela della vita umana sin dall’inizio.
Il padre non conta assolutamente nulla, egli deve salvare la vita dei suoi figli, ed il padre a volte non viene neanche informato se il bambino è malato, il bambino non c’è (i.v.g.) cercano di nasconderci la sentenza.  
L’Aborto è sempre possibile in realtà dopo due o tre settimane la donna ha diritto di abortire anche con il medico di fiducia.
L’efficienza dello  Stato in questo è molto solerte, nessuno non può opporsi a tutto ciò, nessuno può impedire alla donna di abortire.
Salute psico-fisica della donna quindi per Lei è già sufficiente per avere il certificato per abortire.
Le diagnosi pre natali non sono certe, esse sono migliorate maggiormente nella ricerca di analisi che il feto debba essere sano, sembra che invece ricerchino qualche anomalia.
Ad oggi 245 ragazzine hanno abortito, dal 2009 ad oggi 1293 donne erano al quinto aborto legale, 50 mila aborti clandestini l’anno (più straniere che italiane).
Ogni anno vengono uccisi bambini alla (22°.a) settimana; Sanzione penale? Nessuno può mandare la donna in carcere.
Come viene perseguito l’aborto volontario fuori dalle regole, da o a sei mesi e 51€ di multa, oppure 4 mesi a due anni se uccidi un cane senza necessità, ma se rischi di uccidere un bambino paghi 51€.”Come abbiamo permesso di arrivare a questo punto?”
L’Aborto Eugenetico se non l’abbiamo fatto fino ad ora, dobbiamo cercare di farlo adesso.

Intervento DR. C.VALLEGA :

Analizza due metodiche, una chirurgica ed una farmacologia, in quella farmacologia si ha l’assunzione della pillola RU 486, l’effetto è di bloccare i recettori del progesterone in cui non si ha più l’effetto ormonale.
La procedura (tempo massimale 6-7 settimane – 50 gg.) supportato da referto del medico di famiglia se non è obbiettore, il tutto è basato su le dichiarazioni della donna. Passati i sette giorni la Paziente ha meditato, porta il certificato in ospedale, viene prenotata a fare l’eco, le analisi del sangue, e l’RH, in cui l’embrione potrebbe prendere delle sostanze in quella gravidanza successiva.
Dopo la donna va a casa ed il giorno dopo prende una compressa di prostaglandina (la digitale dell’utero), e quindi può espellere il prodotto, dopo avere controllato la donna si dice di ritornare successivamente per un controllo.
L’altra quella chirurgica, in cui si ha il test iniziale, prenotazione in ospedale, aprire una cartella clinica, esami più ampi, colloquio con l’anestesista.
Day-sorgery, anestesia generale, inserimento di una canula collegata ad un aspiratore, dpo si controlla l’emostasi, ed il mattino successivo può essere dimessa.
Rischi di anestesia e chirurgici sono ad esempio la rottura dell’utero, in cui bisogna sempre tenere conto, di complicanza post-chirurgica.
Non si parla mai della parte psicologica, la Paziente di riflesso ha un comportamento spavaldo, molto spesso questa esperienza non si dimentica, è impossibile cancellare questa situazione. Quindi necessita una possibilità di supporto tecnico, in cui ha un g.rosso peso nella vita successiva.
Dal ’76 al 2000 ha lavorato al Galliera di Genova, ha fatto 3000 ammiocentesi, non scevra da sue crisi personali.
 Si è trovato molte volte in crisi personale, a volte si trovava nelle condizioni di fare una cosa contro ai suoi principi (ad es. terapie endouterine), era nota al Centro Dawn di Genova, in cui ha avuto in numerose famiglie Dawn, che è arrivata una serenità alle famiglie in modo inaspettato dove queste vivevano in modo solare e hanno dato molto alla famiglia in se, diventando un collante per Essa in modo solido e definitivo.

Intervento Dott.M.E.DURANTE :

E’ in linea dal dal punto di vista legislativo, è d’accordo di abrogare l’Art.4 e 5, questa iniziativa quasi poetica del Dr. Vallega crea motivi di coesione tra gli altri fratelli e sorelle, attività filantropiche di questo evento culturale e morale appunto è stato digerito senza rigurgito dal popolo italiano. Oggi è una problematica che è zero sotto tutti gli aspetti da quelli mediatici a quelli di studio.
Non sappiamo vedere quanti soldi arrivano veramente da queste Onlus.
Oggi l’Aborto al pubblico costa 500€ (3 milioni 800 mila nel 2010 solo in Toscana), molti di più nella complessità delle Regioni prese singolarmente.
Questi sono i costi diretti, non vediamo i costi indiretti, quindi sono i costi anche per gli anti abortisti, (vedi i cattolici), dobbiamo cercare di lavorare come Maketing Sociale, cioè portare avanti le nostre idee, ed essere fuori dai partiti politici, e fuori dai finanziamenti pubblici.
Abbiamo male assorbito il male della politica.

Intervento Dott. F.LASTEI :

Analisi del concetto di persona, in tutto questo tempo non abbiamo parlato, non abbiamo visto, (vedi le sentenze del 18/02/75 e 22/05/78) abbiamo vissuto una storia del relativismo del mondo cattolico.
Terzo elemento “Aborto ed Eutanasia sono i due nemici della FEDE, si ha lasciato il POVERO CATTOLICO DA SOLO, vedi il movimento della Democrazia Cristiana non si è fatta l’analisi del Buono e del Cattivo.
La Corte Costituzionale (vedi il cavillo dell’Art.456) antepone il bene fondamentale – la Vita ed il bene sommario per una persona), non siamo fatti per un minimo male ma solo per il bene.
I Cattolici di oggi sono incapaci di reggere il confronto dai progressisti – relativisti, la perdita nel nome dell’ermemeneutica si è andati alla rincorsa assiomatica e discontinuità dell’ermeneutica anche pastorale, non è più legge ma abnegazione di una norma.
Quasi 35 anni di 194 hanno fatto tanti di quei danni (periodo catastrofiico ’81) oggi paghiamo le deficienze enormi, questo spirito compromissorio noi dobbiamo avere due cose :
“DOTTRINA DI CHIAREZZA” e “NO LICEITA’” e procedere fermamente in questo senso, l’ABORTO E’OMICIDIO SEMPRE.
Oggi noi siamo gli unici baluardi di questo momento, fa presente di una donna che era stata violentata e non voleva abbandonare il futuro concepito, perché era l’altro semmai da abbandonare.

Intervento AVV.P.GUERINI :

Ringrazia gli organizzatori, questa iniziativa è partita a Luglio2009,
VOLONTARIATO- POLITICA LEGISLATIVA-ABBROGAZIONE L.194-
L’aborto è un’evento letale quindi da abrogare assolutamente in cui sono da configurare in due linee :

La prima in cui la donna ha il diritto di vita e di morte
Oppure operare a tutela del diritto di nascita.
Qualunque tipo di pericolo Art.54 C.P., quella fattispecie viene a tutela anche prima della legge 194 del ’78, anche abrogando questa rimarrebbe nell’ordinamento giuridico.
Gli articoli 54 e 52 non verrebbero mai abrogati, in cui ci sarebbero cinque posizioni, dove quattro si potrebbero fermare, esempi di seri contraddittori, perché gli aborti clandestini ci sarebbero sempre.
L’Art. 12 (Aborti del minore), anche questi sono aborti occulti, condotta non sanzionabile, quindi non è grave, l’aborto è come togliere un dente.
L’Aborto è un’evento gravissimo, la legge non è importante, nessun parlamentare non ha depositato alcuna modifica o altro per la legge 194, dove la capacità giuridica del concepito metterà  in condizione assurda la maggioranza di membri, quindi non si riuscirà alla nostra quinta posizione che è quella dell’abrogazione definitiva cioè bay-passando il Parlamento.
Quindi vi è il supporto delle varie Associazioni pro-life, è molto difficile che tutti siano d’accordo noi siamo 13 mila iscritti a livello nazionale, la nostra Associazione vive una situazione tragica, da una parte la coscienza dei cittadini cattolici e non cattolici, il primo risultato l’abbiamo ottenuto vedi i pro-life, il secondo dal 2014 potremo raccoglire le fatidiche 500 mila firme. SE SI RIESCE ALLA RACCOLTA DI FIRME SI APRIREBBE UN DIBATTITO NEL PAESE.-


martedì 4 dicembre 2012

PRODURRE UN LITRO DI BENZINA COSTA 3 CENTESIMI, MA L'AUTOMOBILISTA ITALIANO PAGA 2 EURO: TI SEI MAI CHIESTO PERCHE'? (AD ES.: FRANCIA 1.70, SPAGNA 1.40, USA 0.70)





PRODURRE UN LITRO DI BENZINA COSTA 3 CENTESIMI, MA L'AUTOMOBILISTA ITALIANO PAGA 2 EURO: TI SEI MAI CHIESTO PERCHE'? (AD ES.: FRANCIA 1.70, SPAGNA 1.40, USA 0.70)
Il caro benzina è imposto dall'arbitrio assoluto con cui operano lo Stato (le tasse incidono oltre il 50%), le dittature islamiche e gli speculatori finanziari (circa il 35%) e le industrie petrolifere (10%)
di Magdi Cristiano Allam
Se c'è un soggetto che più di altri evidenzia l'intreccio tra la dittatura finanziaria che si sta imponendo nell'Europa dell'euro e la dittatura islamica che si afferma facendo leva sul petrolio e sui fondi sovrani, è il costo della benzina. E' un intreccio insito nella sua stessa struttura e che si riassume nello stratosferico balzo da 3 centesimi di produzione industriale di un litro di benzina a 2 euro richiesti al consumatore.
La rendita corrisposta ai Paesi produttori e soprattutto la speculazione in borsa fa schizzare il costo a 70 centesimi, mentre le tasse dello Stato tra accise e Iva rappresentano un aggravio ulteriore di 1,051 euro. Complessivamente nel passaggio dal costo di produzione al costo al consumatore si registra un incremento del 6567% , dove le tasse determinano un aumento del 3400%, mentre la rendita ai produttori e la speculazione finanziaria costituiscono un aumento del 2233%!
Il costo della benzina assurge ad emblema dell'arbitrio assoluto con cui operano in modo sostanzialmente connivente lo Stato che impone tasse che incidono per circa il 55%, i Paesi produttori e gli speculatori finanziari che determinano il prezzo internazionale della materia prima detto Platts che incide per circa il 35%, le industrie petrolifere il cui margine lordo di guadagno è di circa il 10%.
Davide Tabarelli, presidente di Nomisma Energia, spiegò in un articolo di Vittorio Carlini sul Sole24ore del 2 marzo 2011, che un greggio di buon livello ha un costo industriale di estrazione di circa 3 dollari al barile. Aggiungendone 2 per il trasporto e 3 per la realizzazione dei diversi derivati, si arriva a 8 dollari al barile che significa un prezzo di 3 centesimi al litro. Ebbene avere un costo iniziale di 3 centesimi ed esigere 2 euro dal consumatore significa operare al di là di qualsiasi logica di mercato, di rapporto tra domanda e offerta: di fatto è un furto legalizzato ai danni dei cittadini, un'estorsione di Stato a cui non possiamo sottrarci dopo essere stati persuasi attraverso un lavaggio di cervello che il possesso dell'automobile è sinonimo di libertà personale e, in ogni caso, siamo calati in un sistema di trasporti dove siamo prevalentemente costretti a impiegare l'automobile. Non è un caso che subito dopo le entrate fiscali dalle dichiarazioni dei redditi, le tasse sulla benzina sono la seconda fonte con cui si alimentano le casse dello Stato.
Così come non sorprende che proprio il governo Monti, l'incarnazione della speculazione e della dittatura finanziaria, ha sia aumentato le accise di circa 12 centesimi sia annunciato l'intensificazione dello sfruttamento delle riserve di petrolio e gas per soddisfare il 20% della domanda interna rispetto all'attuale 10%. In Italia si estraggono circa 80.000 barili al giorno e 15 miliardi di metri cubi di gas in una serie di pozzi disseminati in Sicilia, Basilicata, Abruzzo, Emilia, Piemonte.
Ebbene ovunque si estragga o si raffini il petrolio si sono già prodotti dei danni ambientali incalcolabili, in termini di inquinamento della terra, delle falde acquifere e dell'atmosfera, con serissimi danni alla salute degli italiani, in particolare la crescita vertiginosa dei tumori e delle malformazioni dei neonati. In aggiunta al fatto che quei territori finiscono per perdere la ricchezza originaria dell'agricoltura o del turismo mentre la popolazione sprofonda nella povertà. Basti guardare alla Basilicata: sulla carta è potenzialmente la regione più ricca d'Europa avendo i più ingenti giacimenti petroliferi sulla terraferma; di fatto è la popolazione tra le più misere d'Italia e d'Europa.
Se di ciò dobbiamo ringraziare principalmente l'Eni che sta depredando impunemente l'ambiente come se l'Italia fosse una colonia di serie C, è dal dopoguerra che l'Eni ci ha imposto l'alleanza con le dittature islamiche costringendoci a chiudere entrambi gli occhi sul rispetto dei diritti fondamentali della persona. Ed è così a tutt'oggi ad esempio in Nigeria dove assistiamo inerti alle stragi dei cristiani proprio per non creare problemi agli interessi petroliferi dell'Eni.
Ecco perché è arrivato il momento di scegliere tra la sottomissione alla duplice dittatura finanziaria e islamica e, in parallelo la compromissione della nostra salute e la perdita del nostro patrimonio ambientale, agricolo e turistico, oppure riscattare i nostri diritti inalienabili alla vita, alla dignità e alla libertà affrancandoci dalla tirannia del petrolio, del gas e del costo della benzina.
 
Fonte: Il Giornale, 27/08/2012

sabato 1 dicembre 2012

Grazie Alberto.

 Voglio ringraziare l' amico, Dott. Alberto Rosselli, direttore responsabile della  testata bimestrale "Storia Verità" , per avermi fatto omaggio di una copia della rivista e del  suo ultimo libro " L' Ultima Colonia"
casa editrice Nuova Aurora. Che tratta la guerra in Africa orientale tedesca, 1914 - 1918 .